venerdì 12 luglio 2019

Abbinamenti Alimentari



Di alimentazione si parla ovunque e, soprattutto in estate, esplodono a ritmo record ricette, diete last minute e passaparola dannosi per la salute.
Tra le varie...si sente spesso parlare di abbinamenti alimentari e nascono a tal proposito molte domande: 'Che abbinamenti è meglio evitare?' 'Cosa non devo assolutamente mangiare a fine pasto?' 'Quali combinazioni fanno bene all'organismo?' 'Quanto tempo rispettare tra un pasto e l'altro?'

Varrebbe proprio la pena sottolineare che, come per altri contesti, la risposta si trova innanzitutto nell'obiettivo che ci si prefigge...abbiamo ricorrenti disturbi intestinali? vogliamo perdere peso? ci sentiamo 'solo' gonfi dopo il pasto?

Da diversi anni sto approfondendo l'argomento microbioma, probiotici e benessere intestinale e, oltre al continuo approfondimento appunto sulle opportunità di contrastare la disbiosi intestinale, sto valutando alcuni studi interessanti in merito alla velocità con cui gli alimenti occupano l'apparato gastrointestinale. Tutto finalizzato a identificare dei programmi alimentari che possano far recuperare benessere all'organismo partendo proprio dall'intestino.

Il metodo Adamski (naturopata) ha alcuni aspetti per me interessanti, sebbene non pienamente supportato dalla letteratura scientifica, in particolare per quanto riguarda le combinazioni degli alimenti per far funzionare al meglio il transito intestinale.

Quindi non si tratta di calorie, di dieta ipocalorica, di selezione degli alimenti per colore o forma o abbiamento con il nostro gruppo sanguigno o con il nostro colore degli occhi.

Si parla di combinazione di alimenti in base alla velocità con cui occupano il tratto gastrointestinale.
In abbinamento alla dieta specifica il metodo Adamski suggerisce diverse tecniche, manuali e di riflessologia sull’addome, per favorire il distaccamento del deposito di tossine e detriti e rilassare così il tubo digestivo.

Personalmente credo sia fondamentale anche una buona cura probiotica che favorisca la risemina e la riqualifica della flora batterica.
Insomma non solo una rieducazione alimentare ma un vero e proprio stile di vita per prendersi cura del proprio intestino.

Una giornata bilanciata secondo le combinazioni Adamski?

Colazione lenta
Bevanda vegetale con cereali al naturale
oppure
Colazione veloce
Yogurt greco con frutta e miele

Spuntino veloce  
1 frutto

Pranzo lento
Pasta integrale con zucchine, arachidi e bacche di goji

Merenda veloce
Pomodorini conditi con olio e origano

Cena lenta
Melanzane alla griglia con bocconcini di mozzarella

Questo è solo un esempio e, come anticipato prima, è praticamente impossibile generalizzare per tutti una 'dieta della salute'. Ogni caso deve essere preso in carico e studiato insieme ad un professionista competente, in grado di valutare con voi: obiettivi, benefici, controindicazioni.

Laura Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it

lunedì 1 aprile 2019

Fibromialgia e dieta




"La sindrome fibromialgica è una forma reumatoide associata a dolore muscolare scheletrico diffuso e affaticamento che colpisce circa 2 milioni di italiani".
L'origine non è ben nota e sicuramente multifattoriale, la diagnosi spesso complessa più che altro perchè i sintomi possono essere sottovalutati o erroneamente associati ad altre patologie.
I sintomi principali riferiti sono: dolore a muscoli, tendini, legamenti (con sede localizzata ma spesso diffuso a tutto il corpo) e malessere generale, astenia (affaticamento), disturbi del sonno, cambiamenti del tono dell'umore, cefalea, ansia, alvo irregolare.
I trattamenti sono spesso farmacologici, con il suggerimento di esercizi e tecniche di rilassamento per allentare la tensione muscolare.

Sebbene come anticipato la causa scatenante della fibromialgia non sia del tutto nota, diversi studi scientifici hanno valutato alterazioni a carico dei neurotrasmettitori e dei recettori del sistema nervoso.
Secondo un recente studio con ampia bibliografia (1) la dieta si potrebbe rivelare utile per attenuare i sintomi, proprio in relazione alla correlazione con la risposta dei neurotrasmettitori e dei recettori.

Alimenti da evitare: Glutammato e Aspartame. Quindi ridurre carne ed evitare alimenti confezionati o con additivi generici (no: proteine idrolizzate, salsa di soia, sughi di pesce, dadi, aromi generici).

Elementi da privilegiare: Magnesio (cereali integrali, legumi, cacao, frutta essiccata come datteri e fichi), Zinco (semi oleaginosi come semi di zucca o di sesamo, cacao, frutta secca a guscio noci e nocciole), Vitamina B6 (carne, frutta secca, legumi, lievito di birra), Omega 3 (pesce soprattutto merluzzo, sardine, aringhe, sgombro, salmone e tonno, semi di lino, frutta secca a guscio)

Per contrastare stress ossidativo: Vitamina E (semi oleaginosi, verdure a foglia verde come spinaci, broccoli, biete, frutta secca a guscio) e Vitamina C (agrumi, kiwi, fragole, fave, piselli), Polifenoli (tè verde, frutta e verdura).



(1) The role of diet in the treatment of fibromyalgia. K. Holton, Research Gate, Giugno 2016

Per info e approfondimenti: https://sindromefibromialgica.it


Laura Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it

giovedì 14 febbraio 2019

La Dieta Chetogenica


Innanzitutto ringrazio due colleghi che mi hanno accompagnato nel mondo della cheto dieta attraverso i loro libri, ricchi di approfondimenti e rimandi scientifici ma anche di pratiche ricette utili per il regime cheto. Grazie al Dr. Maurizio Tommasini autore di ‘La ChetoDieta’ e alla Dr.ssa Chiara Usai coautrice di ‘La Cheto Cucina di Maryann'.

La chetogenica è uno dei protocolli dietetici maggiormente studiati ed è stata riformulata in diverse altre diete diventate commercialmente più disponibili ma anche più pericolose e per questo criticate. In realtà il protocollo originale si bassa fondamentalmente su un preciso rapporto tra grassi e somma di proteine e zuccheri. Questo rapporto può variare a seconda degli obiettivi da raggiungere e delle caratteristiche fisiologiche del paziente a cui viene proposto.

Il concetto fondamentale della dieta chetogenica è la riduzione significativa dei carboidrati in favore delle proteine e dei grassi. In questo modo il metabolismo dell’organismo viene spinto a utilizzare come fonte energetica i depositi di acidi grassi, invece del glucosio in circolo o nei depositi (carburante d’elezione per il corpo).
Quando gli organi e i tessuti si trovano senza glucosio disponibile, riescono a ricavare energia da acidi grassi e chetoni*. Nei primi giorni in cui si segue la dieta chetogenica l’organismo tende a consumare acidi grassi e chetoni. Man mano che passano i giorni e le settimane tende a prevalere il consumo di acidi grassi rispetto ai chetoni (quindi tende ad accelerare il processo di dimagrimento).
Vantaggi della dieta chetogenica supportati da studi scientifici:
- perdita peso
- riduzione massa grassa e preservazione della massa magra
- miglior controllo della fame
- effetti positivi sui valori della glicemia e colesterolo/trigliceridi
- attenuazione emicranie
- attenuazione sintomi della sindrome metabolica (ovaio policistico per esempio)
- trattamento epilessia
- trattamento di alcune malattie degenerative
Eventuali effetti indesiderati:
Una delle poche criticità che vengono segnalate è la possibilità di accusare nei primi giorni di dieta mal di testa e spossatezza. Un fenomeno transitorio che indica proprio l’adattamento del corpo alla condizione di chetosi.


*I corpi chetonici sono sostanze che si formano normalmente dal metabolismo degli acidi grassi e il loro destino è di essere utilizzati per produrre energia in diversi tessuti. Quando però la concentrazione di queste sostanze diventa elevata si definisce la condizione di chetosi (diversa dalla chetoacidosi legata ad alcune patologie per esempio). L’organismo si trova in chetosi dopo qualche giorno di dieta chetogenica o in condizioni di digiuno o dopo un esercizio fisico intenso e prolungato. Il corpo contrasta la presenza in eccesso di corpi chetonici eliminandoli attraverso le urine.

Laura Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it