Come ogni mamma e ogni papà sa bene ciascun bambino ha il suo carattere e i propri gusti e, bisogna essere onesti, a volte ogni tentativo è vano: se il
piccolo non ha fame, non gli piace qualcosa e si impunta … difficilmente aprirà
la bocca. Sicuramente ci sono alcuni trucchi che possono aiutarci a vivere più
serenamente questo momento, quanto meno rendendoci consapevoli di aver
impostato un menù preparato al meglio.
Ma come assicurare di
preparare un menù nutrizionalmente sano e bilanciato ma allo stesso tempo invitante?
Iniziamo dalle regole della salute. Fin dai primi mesi dello
svezzamento non devono mai mancare tutti i nutrienti fondamentali per
l’organismo: carboidrati, proteine,
lipidi, vitamine e sali minerali. In particolare per i piccoli e per i
bambini/ragazzi in fase di sviluppo (fino a 13-14 anni) è assolutamente
importante offrire una buona quantità di carboidrati che rappresentano la fonte
di energia e un’adeguata quantità di proteine che aiutano a costruire tessuti. Per
quanto riguarda i carboidrati è bene
scegliere fin da subito alimenti di buona qualità, privilegiando i cereali
integrali (farro, avena, orzo, frumento integrale, crusche) e utilizzandoli il
più possibile al naturale senza prevedere pasti già pronti o confezionati. Tra
le proteine ricordiamo pesce, latte
e derivati, uova, legumi e carne. E’ preferibile scegliere alimenti biologici
e, anche in questo caso, è bene utilizzarli partendo dai prodotti freschi,
privilegiando cotture semplici che preservino i sapori e i nutrienti (es.
cottura a vapore). Non devono infine
mancare i lipidi che mantengono bilanciato l’assetto adiposo indispensabile per
la produzione di ormoni, così come vitamine e sali minerali per sostenere i
sistemi fisiologici (metabolismo e difese immunitarie per esempio). Per quanto
riguarda i lipidi meglio orientarsi
su quelli di origine vegetale (olio extravergine di oliva, frutta secca, semi
oleaginosi) utilizzandoli a crudo. Limitare il consumo di prodotti confezionati
che utilizzano tendenzialmente un eccesso di zuccheri e grassi saturi o
idrogenati, sfavorevoli all’organismo. Per bilanciare l’alimentazione la chiave
vincente è proporre frutta e verdura
in grandi quantità, che aiutano a mantenere il corpo idratato e ben
funzionante.
Veniamo a qualche idea
concreta per proporre al meglio gli alimenti che abbiamo scelto con cura.
A qualsiasi età è bene
tenere presente che ognuno ha una propria percezione
del gusto per cui bisogna imparare a stimolarlo, rispettando tuttavia alcuni
paletti che naturalmente si vengono a creare (“non mi piace davvero…non lo
voglio!”). E’ bene quindi proporre alimenti vari suggerendo sempre l’assaggio e
la sperimentazione per evitare che il piccolo si perda qualcosa di buono. L’offerta
dovrebbe essere risoluta (non deve rappresentare un favore per mamma, papà,
nonni, ecc…) ma non dovrebbe essere imposta con ansia (evitare di dire “se non lo assaggi, poi
vai in punizione!”). Per i bambini più inappetenti o restii agli assaggi viene
spesso suggerito di porre il piatto da portata al centro del tavolo, in modo
che siano loro a decidere quanto assaggiare. Per stimolare la curiosità
potrebbe essere utile anche coinvolgere i piccoli negli acquisti e nelle
proposte (“che colore scegliamo per la frutta oggi?”) oppure nelle preparazioni
(“oggi lo assaggiamo crudo o cotto?”).
I bambini, in particolare dopo i 18-24 mesi sono
particolarmente ‘sensibili’ all’estetica
dei piatti e la prima impressione è fondamentale. Giocare con i colori e le
forme (spiedini, finger-food, ecc..) può essere sempre un modo divertente per
catturare l’attenzione dei bimbi stimolando gli assaggi.
Tendenzialmente le consistenze
e gli odori sono l’aspetto più
delicato. Alimenti troppo molli o appiccicosi possono suscitare un ferreo
rifiuto, mentre ciò che è croccante spesso fa persino sorridere i più piccoli.
Gli odori più persistenti possono essere limitati rinfrescando opportunamente
l’aria della cucina dopo aver cotto per esempio cavoli, broccoli o pesce e
profumando i piatti con spezie e condimenti naturali come il limone.
Anche i rumori e le luci dell’ambiente e la serenità o meno dei commensali, possono incidere in
maniera significativa sull’appetito ma soprattutto sulla voglia di stare a
tavola e di vivere un momento conviviale.
Infine teniamo presente che ogni bambino si vuole sentire protagonista e dei semplici aiuti in
cucina nella preparazione (da leggere anche come sani ‘pasticciamenti’!) possono
rappresentare un gioco stimolante e un nuovo momento di complicità che rimarrà
impresso nei cuori e nei ricordi dei piccoli…e anche nei nostri!
Laura
Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it
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