‘L’agricoltura biologica considera l’intero sistema agricolo,
sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati,
promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera e limita o esclude l’utilizzo
di prodotti di sintesi e degli organismi geneticamente modificati (OGM)’.
Scegliere i prodotti
biologici vuole dire sicuramente fare una scelta attenta nei confronti
dell’ambiente e delle risorse a livello globale ma vuole dire anche prendersi cura
della propria salute.
Alcuni conservanti e trattamenti sono stati approvati dal Ministero della
Salute e vengono comunque utilizzati per stabilizzare le materie prime e
rendere sicuro e appetibile il prodotto. Ma tutto ciò che è BIO in teoria
promette la limitazione dei prodotti di sintesi e l’utilizzo corretto dei
terreni, in questo modo vengono preservati i nutrienti degli alimenti che
rimangono più assimilabili dall’organismo senza controindicazioni. Anche se non
sempre possiamo avere la garanzia assoluta della purezza dei prodotti,
scegliere il biologico almeno quando possibile è senz’altro un passo in più
verso un’alimentazione più salutare.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e di capire cosa vuole dire scegliere il biologico
considerando i cibi che più frequentemente si portano a tavola, in modo da
aumentare la consapevolezza delle scelte alimentari.
I cereali. Rappresentano una fonte energetica
fondamentale per l’organismo ma avendo un impatto diretto sulla glicemia e
sull’accumulo adiposo devono essere assunti con moderazione, privilegiando
quelli integrali ricchi di fibra. I prodotti delle coltivazioni biologiche
garantiscono la limitazione dell’utilizzo di sostanze chimiche, ovviamente
nocive per la salute a breve e a lungo termine.
Carne, pesce e derivati
animali (latte e uova). Sono un’importante fonte proteica per il corpo, non dovrebbero mancare
in una dieta equilibrata ma è bene comunque che siano assunti nelle porzioni
corrette per non sovraccaricare fegato e reni. In questo caso la scelta
biologica è vivamente consigliata in quanto i tessuti degli animali provenienti
da allevamenti biologici (e non intensivi), risultano meno ricchi di acidi
grassi saturi, di colesterolo e di molecole infiammatorie dannose per l’uomo.
Meglio evitare per quanto possibile il pesce allevato e nutrito artificialmente
e non esagerare con quelli di grossa taglia (tonno, pesce spada) nei cui
tessuti si concentrano i metalli pesanti. Privilegiare i pesci di piccola
taglia come sgombro, sarde e simili, pescati e ancor meglio se nei mari
nostrani.
Verdura, frutta e
legumi. Sono gli
alimenti che non devono mai mancare in un’alimentazione equilibrata in quanto i
nutrienti che contengono regolano le reazioni metaboliche e hanno un impatto
positivo sul sistema immunitario e cardiovascolare, si possono quindi consumare
in abbondanza. Anche in questo caso scegliere i prodotti biologici è utile per
limitare l’ingestione di sostanze chimiche.
Grassi, zuccheri e
altri prodotti confezionati. Tutto ciò che è confezionato, anche se BIO, deve essere
valutato con attenzione, in modo da limitare il consumo di grassi idrogenati o
trans che hanno un impatto negativo sull’apparato cardiovascolare. E’ bene
tenere presente che ogni alimento integrale e biologico (per esempio zucchero
integrale di canna o il sale integrale) aiuta a preservare i nutrienti delle
materie prime, per esempio sali minerali e vitamine, limitando i processi di
manipolazione sia meccanici che chimici.
In particolare per
quanto riguarda l’alimentazione dei più piccoli è bene orientarsi sugli
alimenti BIO e privilegiare l’utilizzo degli alimenti freschi, abbinando
cotture salutari senza aggiungere sale e zucchero ai pasti, in modo da far
assaporare il gusto naturale dei cibi. Man mano che i bimbi crescono è
importante mantenere la selezione degli alimenti più genuini e proporre uno
spettro nutrizionale ampio per sostenere la sperimentazione.
Laura
Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it
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