Una
buona educazione alimentare, cioè la costruzione di un sano rapporto con il
cibo e la proposta delle migliori scelte a tavola, è fondamentale per tutto il
periodo dell’infanzia, a partire dallo svezzamento fino all’adolescenza.
Sempre
più spesso in ambito scientifico si sottolinea quanto le abitudini alimentari
acquisite durante l’infanzia abbiano un’influenza diretta sul metabolismo dei
bambini. Ecco che diventa essenziale indicare ai piccoli le corrette scelte
nutrizionali in modo da prevenire alterazioni metaboliche e patologie correlate
(disfunzioni ormonali, sindrome metabolica, diabete, ipertensione, …) e i
disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, …).
Cosa
influenza l’acquisizione delle abitudini alimentari nel bambino? L’ambiente in
cui il piccolo vive (famiglia e scuola), le caratteristiche culturali del Paese
di origine e infine una componente personale di base caratteriale (apertura
alle novità e alla sperimentazione) o genetica (presenza di allergie o
intolleranze per esempio).
Per
quanto riguarda l’ambiente in cui cresce il piccolo bisogna considerare che fin
dai primi mesi per ogni bambino la mamma e il papà sono il principale punto di
riferimento, anche per quanto riguarda l’alimentazione. Spesso le prime scelte
alimentari dedicate al piccolo sono bilanciate e controllate dal Pediatra ma è
bene tenere presente, soprattutto man mano che il bimbo cresce, che è proprio a partire da quello che la mamma e il papà mangiano
durante la giornata, dalle reazioni che i genitori hanno a tavola (atteggiamento sereno o ansioso, deciso o irritato) e
dalle regole che vengono impostate in famiglia, che il bambino costruisce il
suo rapporto con il cibo.
Durante la crescita anche la scuola arriva
a ricoprire un ruolo fondamentale nell’educazione alimentare per il bambino. L’imitazione dei compagni diventa uno
strumento essenziale per sperimentare o consolidare delle buone abitudini
alimentari. Scuola e Famiglia, come pilastri dell’educazione, devono essere
aperti all’informazione e alla comunicazione reciproca in modo che le
indicazioni per i piccoli e per i ragazzi siano chiare e univoche.
Abbiamo
dunque sottolineato quanto sia importante che i genitori siano dei veri e
propri educatori nell’alimentazione e per questo è bene conoscere le basi per
una sana alimentazione, riconoscere le porzioni corrette e gli abbinamenti
migliori per assumere i nutrienti necessari per l’organismo, in ogni fase della
vita. Come comportarsi a casa? Ecco alcuni suggerimenti
per impostare fin da subito delle buone regole a tavola per tutta la famiglia:
- suddividere i pasti in 5 momenti nell’arco del giorno (colazione,
spuntino, pranzo, merenda, cena);
- assumere
tutti i macro- e micronutrienti fondamentali per l’organismo (carboidrati,
proteine, grassi, vitamine e minerali).
- consumare
almeno 3-4 porzioni al giorno di frutta e verdura;
- bere
molta acqua, ma evitare le bevande zuccherate (succhi e bevande gassate);
- ridurre
i grassi e il sale a tavola, quindi limitare: salumi, fritti, condimenti,
dolci elaborati;
- prediligere
cibi freschi e genuini, limitando il consumo di alimenti confezionati
ricchi di conservanti e grassi modificati (merendine, snack salati, piatti
pronti confezionati e preparati per brodo);
-privilegiare le
cotture salutari come la cottura a vapore che preserva il gusto naturale
degli alimenti e le loro proprietà nutrizionali;
- praticare con
regolarità attività fisica;
- evitare
di assumere cibo davanti a TV e PC in quanto in questo modo viene alterata
la percezione di sazietà (si tende a mangiare molto di più e tendenzialmente si
prediligono snack confezionati).
Laura Sciacca, Biologa Nutrizionista
www.laurasciaccanutrizionista.it
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